Sento molto spesso parlare di trattamenti fasciali, trattamenti strutturali, manipolazioni viscerali e sempre più frequentemente mi chiedo: ma il vecchio e caro massaggio, la classica massoterapia (ci fanno due anni di corso i massofisioterapisti,attualmente) per intenderci, che fine ha fatto? Io credo che molti pseudoscienziati della terapia manuale provino un piacere estremo a fregiarsi di capacità extrasensoriali con nomi esotici e altisonanti ma spesso dimenticano l'importanza del massaggio, più delicato in certi casi, più veemente in altri. Se ben fatto ha delle potenzialità enormi (avete mai provato un massaggio di un'ora?), riesce a distendere tensioni fisiche e psichiche come farebbe solo un potente farmaco ipnotico. Dobbiamo ricordarlo, spesso ci affanniamo a cercare tecniche raffinate cadendo in un vortice nevrotico di compiacimento estetico personale e dimentichiamo l'efficacia del massaggio. Sfioramento, impastamento, frizione e percussione, che potente mezzo! La tendenza a complicare i trattamenti a volte rende inefficaci i nostri interventi. Sarà importantissimo mantenere uno spirito critico acceso e vigilare attentamente sulle nostre scelte terapeutiche in quanto non sempre il massaggio risulta utile, anzi a volte è controindicato (febbri alte, cirrosi, tumori ecc...) ma andrebbe usato con più frequenza,senza relegarlo all'angolo del nostro studio come un giocattolo vecchio, impolverato e poco moderno.